Il potere della mediocrazia
3 Ottobre 2016
Il rimedio alla mediocrazia
6 Ottobre 2016
Mostra tutto

Superare e vincere la mediocrazia : la creazione di valore.

Vincere la mediocrazia , in economia aziendale, significa  non riflettere più solo su modelli normativi che “propongano ricette”, ma su questioni epistemologiche: capire cosa si fa e collegare il risultato atteso con la propria consapevolezza. Questa è la differenza tra l’attività di consulenza che propone lo Studio Arrighi e quella che propongono altri studi di consulenza aziendali, e questa è anche la vocazione di Indexway e dell’evento La Fabbrica dei Leader.  E’ questa la ragione per cui, partiti dall’area dell’eccellenza artigianale di Cantù, in Brianza,  abbiamo deciso di creare una rete con i più impostanti formatori nel campo della comunicazione in Italia, per proporli e metterli a disposizione dell’imprenditore che intenda  generare valore e superare appunto il concetto di mediocrità che ha impantanato il sistema nella Mediocrazia. Si tratta di imparare a comunicare, prima di tutto usando le tecniche della comunicazione, in tesa come ascolto attivo, per ottenere le informazioni adeguate per generare conoscenza.   La convizione è quella che una conoscenza dell’impresa, del mercato e del settore  in tutti i loro aspetti, permetta una maggiore consapevolezza, e quindi una maggiore libertà della volontà, da parte dell’imprenditore. La conoscenza può essere intesa come una tecnica per l’accertamento della realtà oppure come il processo di tecniche che consentono tale accertamento. Occorre chiedersi se la conoscenza dell’aspetto scientifico, nel senso di positivo e falsificabile, sia sufficiente allo studio dell’economia aziendale e se sia, oggi,  possibile intendere la disciplina nell’accezione di Zappa, come “studio delle condizioni di esistenza e delle manifestazioni di vita dell’azienda”, qualora si intenda l’azienda solo come ordine economico dell’istituto. Certo non prima di avere definito quello che si debba  intendere, in questo caso,  per aspetto trascendentale.

Il maniscalco dell’antica Atene, probabilmente non aveva un concetto giuridico di impresa simile a quello dei “contrattualisti”, eppure da un punto di vista sistemico generava del valore economico destinato ad alimentare le risorse organizzate per svolgere attività di produzione e commercializzazione di un sistema di prodotto atto a generare consensi commerciali e al contempo a attività di creazione di consenso sociale. Che si accetti o meno la rappresentazione sistemica dell’impresa certo è che il suo risultato è quello di creare o distruggere valore. Ed è per questo che diviene così importante superare la mediocrazia .  La formula della fisica per cui nulla si crea e nulla si distrugge, non si addice all’attività di impresa. È certo vera se si considerano gli aspetti strettamente legati al sistema di prodotto in termini di produzione e logistica, attraverso cui l’imprenditore trasforma le proprie risorse tangibili e intangibili in beni e servizi che abbiano caratteristiche tali da poter trovare un certo apprezzamento sul mercato; ma il risultato sul piano meta-fisico è che l’imprenditore ha generato consenso, soddisfazione e valore. Si consideri l’esempio di un imprenditore – pittore  che realizzi un attività di produzione consistente nel trasformare il semilavorato “tela da disegno” nel prodotto finito “quadro capolavoro”. Dal punto di vista del fisico, forse, potrebbe essere semplicemente attività di trasformazione di una tela bianca in una tela colorata attraverso un processo di ricoprimento di uno spazio non occupato da alcunché. Descrivere l’agire del pittore in questo modo indubbiamente esprime il processo che sta alla base, ma solo da un punto vista meccanico e fisico e non anche dal punto di vista del valore: che è l’aspetto più rilevante per lo studioso di economia di azienda. Il quadro del pittore è in grado di suscitare delle soddisfazioni che vanno sicuramente molto oltre all’aspetto meccanico della “trasformazione” e che hanno a che fare con le emozioni del pubblico e quindi del cliente o, meglio, del sistema dei clienti.

Il pittore che finalizzi la sua attività alla produzione di un reddito, anziché alla generazione di un’opera d’arte, così come l’imprenditore che intenda il suo agire come finalizzato alla produzione di reddito anziché alla generazione di leadership e di valore è destinato a finire miseramente nell’oblio. La creazione dell’opera d’arte è ” vincere la mediocrazia ” per sua stessa natura.

E’ questa la ragione per cui  Cameron e Renzi,  cedendo, forse inconsapevolmente al potere della mediocrazia, hanno  collegato il proprio futuro ad un referendum che avrebbero inesorabilmente perso. E’ questa la ragione per cui Hilary Clinton perderà le elezioni, che saranno inesorabilmente vinte da Donald Trump, ma è questa anche la ragione per cui i sondaggi fino all’ultimo momento rappresentano  una situazione diversa da quello che davvero succederà, nel tentativo inutile e paradossale di restituire mediocrità.

La scommessa di #indexway e di #inderesearch è quella di raccontare la verità prima che accada. La scommessa di un Leader dovrebbe essere quella di vincere la mediocrazia.

Un interessante aggiornamento  sugli effetti che ha avuto proprio la mediocrazia con il Covid-19 proprio a partire dalle città più ricche della Lombardia, Milano , Como , Bergamo , Brescia :

Diminuzione del Pil e disordini Sociali

Condividi: