La procedura di Esdebitazione


Procedure di esdebitazione


La legge n. 3/2012 (modificata dal d.l. n. 179/2012) ha esteso i vantaggi derivanti dal ricorso alla procedura di esdebitazione (precedentemente riservata all’imprenditore fallito) anche ai consumatori, cioè ai debitori – persone fisiche – che hanno assunto dei debiti per scopi estranei all’esercizio di un’attività di impresa o professionale e agli imprenditori agricolo.
Legittimato a presentare il ricorso per l’accordo di ristrutturazione dei debiti è pertanto

  • Il debitore che non sia assoggettabile alle procedure concorsuali di cui all’art. 1 della L.F.
  • L’imprenditore agricolo (art. 7, comma 2-bis, L. n. 3/2012).
  • La c.d. start up innovativa (art. 31 del D.L. n. 179/2012)[1].

  • E’ evidente la volontà del legislatore di intervenire esclusivamente in settori in cui non sia già previsto dall’ordinamento alcun procedimento collettivo di composizione dell’insolvenza, restando fuori dall’ambito applicativo della disciplina in commento tutti i soggetti per i quali la legge ha già compiutamente regolato la liquidazione ed il concorso dei creditori. Spetta dunque all’interprete individuare in negativo i soggetti che possono essere ammessi alla procedura fra quelli non assoggettabili alle procedure di cui alla Legge Fallimentare[2].

  • La Legge consente, in pratica, non solo agli imprenditori, ma anche ai consumatori che si trovino in una situazione grave difficoltà economica, tale da renderli incapaci di poter provvedere al pagamento dei propri debiti, di poter ricorrere alla procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento attraverso tre distinti procedimenti, tra di loro alternativi:

    • Un accordo di ristrutturazione dei debiti e di soddisfazione dei crediti sulla base di un piano proposto dal debitore;
    • La proposizione di un c.d. “piano del consumatore”, inteso al medesimo risultato senza necessità di accordo con i creditori;
    • Una procedura di liquidazione del patrimonio.

    In tutti questi casi, Lo Studio Arrighi può aiutare il proprio cliente, sia esso un imprenditore o un consumatore, può essere ammesso al beneficio della liberazione dei debiti residui nei confronti dei creditori (c.d. esdebitazione).