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Quotazione ed emissione di bond



I successivi accordi di Basilea, avrebbero avuto la funzione di rendere più solido il sistema fiannziario. Essendo però un sistema di terziario, che dipende cioè dal settore primario e secondario, l'effetto è stato quello di privare il sistema della liquidità, causando la più grande crisi di Stagflazione mai vista nella storia.


Le imprese, che storicamente erano abituate a un mercato dei finanziamenti orientato agli intermediari, dove cioè il reperimento dei fondi avveniva essenzialmente rivolgendosi al sistema bancario, hanno dovuto adeguarsi e imparare a soddisfare le proprie esigenze finanziandosi direttamente su mercato.

Lo studio Arrighi, è in grado, attraverso la propria rete di professionisti e le proprie esperienze sulla borsa di Milano e specailmente all'AIM, di aiutare l'imprenditore a quotarsi, nei vari paesi del mondo, reperendo le risorse economiche dove è più facile a seconda della tipologia di impresa.


Ma non è tutto, il nuovo scenario, prevede almeno due nuove possibilità per le aziende di reperire nuove risorse:

1. La quotazione all'AIM

2. L'emissione di Minibond

La quotazione all'AIM

AIM Italia offre alle imprese di piccola e media dimensione la possibilità di accedere in modo efficiente ad una platea selezionata di investitori focalizzati sulle small cap.

E' concepito per offrire un percorso più rapido e flessibile alla quotazione, ma al contempo tutelare gli investitori, grazie ad un efficiente impianto regolamentare che risponde ai bisogni delle piccole imprese e degli investitori specializzati. AIM Italia è un MTF (Multilateral Trading Facility), cioè un mercato regolamentato da Borsa Italiana.

In fase di ammissione non è richiesta la pubblicazione di un prospetto informativo ai sensi della direttiva prospetti e successivamente non è richiesta la pubblicazione dei resoconti trimestrali di gestione. Il mercato si basa sulla presenza di una figura chiave: il Nominated Adviser (Nomad), soggetto responsabile nei confronti di Borsa Italiana, incaricato di valutare l’appropriatezza della società ai fini dell’ammissione e in seguito di assisterla, guidarla e accompagnarla per tutto il periodo di permanenza sul mercato.

AIM Italia offre alle imprese una combinazione unica di vantaggi: Flessibilità regolamentare per le PMI: AIM Italia sia basa su un regolamento flessibile, concepito per offrire un percorso semplificato alla quotazione e al tempo stesso adempimenti post-quotazione calibrati sulla struttura delle piccole e medie imprese.

2. L'emissione di Minibond

Tecnicamente i minibond sono obbligazioni vere e proprie, ossia titoli di debito a medio e lungo termine che un’impresa non quotata può emettere per reperire fondi da parte di investitori qualificati con il principale scopo di auto-finanziarsi.

Con i due Decreti Sviluppo del 2012, sono stati rimossi i principali ostacoli di natura civilistica e fiscale che di fatto precludevano alle PMI la possibilità di emettere obbligazioni per raccogliere risorse finanziarie, privandole di qualsiasi reale alternativa alla strada tradizionale dell’indebitamento bancario. In virtù di questi interventi le PMI non quotate possono oggi emettere titoli sul mercato obbligazionario, i cosiddetti “mini-bond” sostanzialmente, alle medesime condizioni delle società quotate in Borsa. Con il Decreto Destinazione Italia del 2013 sono state poi introdotte ulteriori misure per favorire l’utilizzo dei “mini-bond” da parte delle imprese italiane e la loro diffusione fra gli investitori professionali. Nel dettaglio, è stata resa meno onerosa l’accensione di garanzie accessorie, facilitando l’emissione di obbligazioni in forma “secured” I minibond rappresentano un’opportunità da un lato per le imprese, che soddisfano i requisiti previsti, dall'altro lato per alcuni investitori alla ricerca di nuove occasioni di investimento a rendimento elevato.
I minibond sono uno strumento di finanziamento che richiede per la sua emissione la presenza di determinate caratteristiche (pre - requisiti) e lo svolgimento di alcune operazioni preliminari, destinate a legalizzare l’emissione stessa.


La scienza delle Finanze ha sempre distinto il cosiddetto mercato orientato al mercato, da quello orientato agli intermediari: mentre nei primi, prevalentemente di matrice anglosassone, le aziende per attivare meccanismi di leva finanziaria erano abituati a ricorrere direttamente al mercato, nel secondo caso, le aziende erano abituate ad accedere al credito intermediato, in genere sopratutto dal sistema bancario. La stretta monetaria, voluta dal governo tedesco,  probabilmente più per cogliere opportunità speculative a danno dei paesi del sud Europa, che non per effettive ragioni di stabilità monetaria, e contemporaneamente gli accordi di Basilea, e il goffo tentativo da parte dei governanti di alcuni paesi, di combattere l’evasione fiscale attraverso la limitazione del contante, hanno determinato una crisi di liquidità del sistema, che, in un periodo di pace, non si era mai vista. Tale crisi, come è ovvio, ha determinato recessione e stagflazione. Da un punto di vista macro econonomico, evidentemente, l’unica soluzione è quella di una svolta complessiva degli orientamenti politici generali.

L’imprenditore non può e non deve aspettare passivamente un cambio di rotta di  un governo nazionale, spesso poco capace persino i interpretare gli eventi, e di un governo europeo, orientato alla speculazione nei confronti dei paesi meno forti.

L’imprenditore deve imparare a superare le difficoltà, anche culturali, di un sistema comunque tradizionalmente orientato agli intermediari, ed essere in grado di accedere, a seconda delle sue dimensioni, al mercato, anche attraverso l’emissisone di titoli propri, quali obbligazioni, minibond, azioni, warrant…..

Il mercato è parzialmente  in grado di svolgere le operazioni che le banche non vogliono o non possono più svolgere. Ma il cambio di rotta, necessita sempre una guida sicura. Lo Studio Arrighi, affianca l’imprenditore e l’impresa, nel determinare quella rotta, mettendo a disposizione la propria cultura di impresa, la propria competenza giuridica, e una rete di contatti professionali al massimo livello, per consentire di scegliere la soluzione più adeguata a seconda delle peculiarità dell’azienda e dell sue dimensioni anche individuando le operazioni straordinarie sul capitale più opportune.

Molte società di successo, private o caratterizzate dalla presenza nel capitale di investitori istituzionali, affrontano un momento in cui valutano l’ipotesi di quotarsi in Borsa. Per esempio la società ha un piano di nuovi investimenti da finanziare o vuole affrontare un ricambio generazionale. Oppure ancora, alcuni membri della famiglia fondatrice o investitori istituzionali cercano un’opportunità per uscire dall’investimento.

L’accesso al mercato dei capitali tramite la quotazione in Borsa è uno strumento importante per tutte quelle imprese che desiderano confrontarsi in scenari competitivi sempre più complessi che richiedono visione strategica, piani industriali solidi e importanti capitali per realizzarli.